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eBay, truffe inarrestabili, società costretta a nascondere gli offerenti.
Mercoledì 24 Ottobre 2007
autore: Redazione InterTraders Nelle ultime ore eBay Italia ha ufficializzato l'adozione di nuove misure di
sicurezza a tutela della privacy e della buona fede degli offerenti. Le nuove
regole si sono rese necessarie a seguito del boom di email spoof e false offerte dirette registrate dagli
ebayers nelle ultime settimane.
La novita principale annunciata dalla società riguarda la visualizzazione degli
ID degli offerenti, che, per i rilanci superiori ai 250 euro, saranno criptati.
Il feedback resterà pertanto visibile mentre per gli ID utente resteranno "in
chiaro" solo la prima ed ultima lettera e il testo centrale sarà sostituito da
asterischi (es. utente mariol19a diventerà m******a). La modifica
ovviamente non riguarderà i venditori, che potranno vedere “in chiaro” gli
ID dei propri offerenti.
Come anticipato, le misure sono con grande probabilità legate alle email di
phishing che dilagano negli ultimi tempi, ad emblema di ciò ne riportiamo a
seguire un esempio: un messaggio pervenuto ad un nostro indirizzo email nelle
ultime ore, scritto in un perfetto italiano e proveniente in apparenza da un
altro utente di eBay.
Da un nostro controllo su eBay.it è emerso che ID e feedback nel caso di specie
sono veritieri (nell'immagine li abbiamo volutamente resi irriconoscibili),
mentre i dati relativi alla località non sembrano coincidere con quelli
autentici. Il link "Rispondi subito" -sulla destra- come è facilmente intuibile
è collegato al sito del phisher, un perfetto clone di eBay ospitato su server
turco:
probabilmente gran parte delle email come quella in oggetto sono generate in
automatico ma restiamo comunque perplessi sulle misure ufficializzate da eBay.
La nostra non è certamente una preoccupazione del tutto fondata, ma ci si
chiede se il fatto di visualizzare solo la prima e l'ultima lettera di un ID non
possa in qualche modo agevolare quei venditori truffaldini che si autorilanciano
nelle aste usando account fittizi. Le nuove misure in questo caso giocherebbero
a loro favore.
Resta inoltre irrisolto il problema della privacy di chi vende. EBay
pubblicizza la procedura di registrazione per chi intende fare offerte come
relativamente semplice a scapito dei venditori, che, in questo modo, vedono
esposti i propri dati personali (nome, cognome, numero di tel, di Postepay e di
c/c bancario) al rischio di un uso improprio da parte di offerenti
malintenzionati. Individui, questi ultimi, interessati magari ad aggiudicarsi
un'asta per il semplice gusto di acquisire informazioni sul prossimo per le
finalità più disparate (illecite e non) e che nella procedura di registrazione
attuale trovano da sempre un abile alleato.
Redazione InterTraders
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