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Focus
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Ddl liberalizzazioni, Garante Privacy preoccupato per esenzione imprese da misure di sicurezza.
Martedì 25 Settembre 2007
autore: Redazione InterTraders In una lettera inviata nei giorni scorsi al Presidente del Consiglio, al
Ministro dello Sviluppo Economico e ai Presidenti di Senato e Camera,
l'Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha manifestato le
proprie preoccupazioni su alcune norme e su alcuni emendamenti recentemente presentati -attualmente in discussione al Senato- nell'ambito del
disegno di legge Bersani-ter sulle liberalizzazioni. Tali interventi, esentando
le imprese con meno di 15 dipendenti dal rispettare le norme del D.Lgs. 196 del 2003 in materia di
sicurezza dei dati personali, oltre ad apparire incostituzionali si porrebbero
in forte contrasto cone le normative europee in materia di privacy.
A seguire il comunicato stampa rilasciato nelle ultime ore dall'Authority:
“Pochi mesi or sono è stato approvato in prima lettura alla Camera un
emendamento che esclude dall'applicazione le norme privacy a tutela dei
lavoratori e in materia di sicurezza per le imprese con meno di 15 dipendenti e
il Garante non aveva mancato di sottolineare, anche in occasione della Relazione
Annuale, la propria contrarietà. La norma, ad avviso dell'Autorità, presenta
profili di incostituzionalità per "disparità di trattamento" e si pone in
contrasto con la normativa europea che non consente di sottrarre intere
categorie dall'applicazione della disciplina sulla protezione dei dati
personali.
I nuovi emendamenti presentati aggravano la situazione. Alcuni estenderebbero
ulteriormente la platea dei soggetti che verrebbero esentati dall'applicazione
della normativa in materia di sicurezza dei dati. Dall'obbligo sarebbero,
quindi, esonerate non più soltanto le piccole imprese, ma tutte le aziende
private operanti nel mercato e i liberi professionisti. Altri emendamenti sono
volti a restringere le categorie di dati sensibili da proteggere, come
l'adesione a organizzazioni aventi carattere sindacale, o prevedono
l'eliminazione di ogni forma di tutela per le persone giuridiche (imprese, enti
pubblici e privati, partiti, sindacati, organizzazioni religiose, organismi no
profit) che renderebbero tra l'altro tali soggetti più esposti ad atti illeciti
o ad attività di dossieraggio e spionaggio.
Il Garante sottolinea che laddove questi emendamenti che presentano forti
elementi di contrasto con le normative europee venissero approvati, porrebbero
l'Autorità di fronte alla necessità di segnalazione alla Commissione europea.
Il Garante coglie l'occasione per segnalare al Parlamento e al Governo che la
giusta esigenza di semplificare alcuni adempimenti a carico delle imprese,
avvertita anche dall'Autorità, potrebbe e dovrebbe essere perseguita senza
compromettere i diritti fondamentali di cittadini e lavoratori. Per questi
motivi, si chiude la lettera, il Garante ribadisce la sua disponibilità ad
offrire il suo fattivo contributo.”
Redazione InterTraders
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