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Controversie TLC, ondata di istanze al Co.Re.Com Emilia-Romagna: oltre 1400 in pochi mesi.
Venerdì 21 Settembre 2007
autore: Redazione InterTraders In Emilia-Romagna continuano i problemi con le compagnie telefoniche; sono
infatti arrivate a quota 1.300-1.400 le istanze presentate dai cittadini al
Comitato regionale per le comunicazioni e nel 65%-70% dei casi sono proprio i
cittadini ad aver ragione.
Per queste pratiche, spiega la dirigente del Co.Re.Com Fernanda Paganelli,
passano piu' o meno 2-3 mesi dalla presentazione all'esito, ma per fine anno
l'Autorita' di controllo del sistema regionale delle comunicazioni stima di
traguardare le 2.000 istanze.
Ma quali sono i comportamenti delle compagne telefoniche che denunciano gli
emiliano-romagnoli?
Tanti disservizi, prosegue Paganelli "in particolare l'attivazione di servizi
non richiesti, numeri speciali, Adsl che non funzionano e problemi legati al
cambio di gestore".
I 350 provvedimenti urgenti per la riattivazione o meno della linea telefonica
fanno poi capitolo a se'.
Il Co.Re.Com puo', in 10 giorni, obbligare la compagnia telefonica a
riallacciare il numero alla rete, tutto ciò -naturalmente- se le valutazioni
fatte dall'organismo di viale Aldo Moro danno ragione all'utente.
Ricordiamo che il 19 aprile 2007 l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
ha approvato il nuovo regolamento di procedura per la soluzione delle
controversie tra utenti ed operatori di comunicazioni elettroniche, applicabile
alle procedure avviate a partire dal 24 giugno 2007.
Gli utenti che intendano agire in giudizio per la violazione di un proprio
diritto, sono tenuti a promuovere preventivamente un tentativo di conciliazione
dinanzi al Co.Re.Com. (Comitati Regionali per le Comunicazioni) della propria
regione che abbia già firmato la convenzione bilaterale con l'Autorità per
l'esercizio delle funzioni delegate.
Ad oggi i Co.Re.Com. abilitati sono quelli dell'Abruzzo, Basilicata, Calabria,
Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche,
Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Val d'Aosta, Veneto, Provincia autonoma di
Trento.
In alternativa, gli utenti hanno la facoltà di esperire il tentativo
obbligatorio di conciliazione, e sono tenuti a farlo nel caso in cui il
Co.Re.Com. territorialmente competente non rientri tra quelli provvisti di
delega, presso:
- le Camere di Commercio territorialmente competenti, ovvero
- gli organismi di conciliazione in materia di consumo individuati ai sensi
dell’articolo 141 del Codice del consumo, o ancora
- utilizzando le procedure di conciliazione paritetiche attivate con accordo tra
le associazioni di consumatori rappresentative a livello nazionale e gli
operatori di comunicazioni elettroniche.
L’elenco degli organismi di conciliazione è disponibile sul sito web
dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni al seguente indirizzo:
https://www.agcom.it/operatori/d_173_07_CONS_organismi_conciliaz
ione.pdf
Redazione InterTraders
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