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Recesso contratti Fastweb, ADUC bacchetta Adiconsum: "quell'accordo è illegittimo"
Giovedì 02 Agosto 2007
autore: Redazione InterTraders "Adiconsum ottiene da Fastweb una riduzione del costo di recesso: da 217 a 49
euro". E' questo quanto si legge in un comunicato stampa diffuso da Adiconsum e
Fastweb nelle ultime ore e che viene visto dalla stessa associazione come una
'parziale' vittoria per i consumatori.
ADUC (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) non nasconde
tuttavia la propria delusione.
"Peccato che tale accordo sia in contrasto con le previsioni letterali della
legge 40/2007 (il cosiddetto decreto Bersani) che ha abolito le penali di
recesso dai contratti per adesione con compagnie telefoniche e reti
televisive." commenta Domenico Murrone, consigliere Aduc.
"La legge, all'articolo 1, comma 3, dice in modo esplicito che tali contratti
'devono prevedere la facolta' del contraente di recedere dal contratto o di
trasferire le utenze presso altro operatore senza vincoli temporali o ritardi
non giustificati e senza spese non giustificate da costi dell'operatore e non
possono imporre un obbligo di preavviso superiore a trenta giorni'. Le spese che
il gestore puo' addebitare al cliente che chiede il recesso si possono
quantificare in poche unita' di euro: le operazioni di distacco della linea
nella stragrande maggioranza dei casi vengono effettuate tramite computer e
l'onere di rispedire eventuale hardware (modem, decoder, apparecchi telefonici,
ecc.) e' a carico del cliente." aggiunge Murrone.
Motivo per cui l'accordo stipulato da Adiconsum e Fastweb prevedendo,
diversamente, una penale dall'importo "fisso" di ben 49 euro si configura come
illegittimo.
Cosa comunque più deludente per l'ADUC è l'atteggiamento di Adiconsum, che ha
con il suddetto accordo "legittimato" il comportamento scorretto tenuto da
Fastweb, non accorgendosi che un simile "precedente" si era avuto gia' con
Telecom Italia, che senza accordarsi con alcuna associazione aveva comunque
optato per una 'penale' illegittima di 48 euro.
Prevede la ADUC che "questi nuovi costi dovranno ora essere valutati
dall'Autorita' Garante delle Comunicazioni che finora poco ha fatto per
rimediare agli abusi dei gestori", ragione per cui quanto consiglia
l'associazione agli utenti di fronte a situazioni simili è di recedere dal
contratto con il gestore tramite una Raccomandata A/R in cui gli si intima di
non addebitare costi per il recesso superiori ai 5 euro.
Redazione InterTraders
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