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eBay, addio tariffe d'inserzione per i venditori privati. Vediamone i dettagli.
Lunedì 10 Gennaio 2011
autore: Redazione InterTraders Il 2011 inizia con una buona notizia per chi vende su eBay: dall'1 gennaio
scorso, infatti, come gran parte dei lettori saprà, i venditori
privati possono vendere sul sito d'aste senza dover più pagare le
tariffe d'inserzione.
Si tratta di un importante cambiamento, che allinea nei fatti le vendite sul
sito d'aste a quelle di "eBay Annunci", altra piattaforma del gruppo eBay, ma
gratuita e dedicata agli annunci di vendita in ambito locale.
La novità, tuttavia, come si legge sul sito di eBay, è indirizzata a chi vende come privato, quindi non ai PowerSeller e
ai venditori professionali, e presenta le seguenti limitazioni:
- La messa in vendita gratuita è limitata a 100 oggetti messi in vendita ogni
mese in formato Asta online senza prezzo di riserva..
Dal 101esimo oggetto in su, si applicano le tariffe d'inserzione standard.
- Le aste online esenti da tariffa possono avere qualsiasi prezzo di partenza e
riguardano beni per la maggior parte delle categorie. Le tariffe di inserzione,
invece, sono dovute per i beni venduti nelle categorie
Auto, Moto e Imbarcazioni.
- Le tariffe d’inserzione si applicano comunque alle
inserzioni in formato Compralo subito e a quelle in
formato Asta online con l’opzione Compralo
subito.
- La messa in vendita in due categorie comporta per la seconda categoria il
pagamento della tariffa d'inserzione secondo gli importi standard.
- Per qualsiasi ebayer (venditore privato o professionale) la commissione sul
valore finale continua ad applicarsi e resta invariata.
L'eliminazione delle tariffe d'inserzione su eBay.it rappresenta indubbiamente
un passo avanti per la crescita del fenomeno "aste online" e dell'e-commerce c2c nel nostro Paese, da valutarsi anche con un
certo entusiasmo se confrontata con quel che accade sulle altre
piattaforme di eBay. Si pensi ad es. alla statunitense eBay.com, dove, per godere di una
agevolazione del genere, il prezzo di partenza del bene venduto nelle prime 100
aste deve essere massimo di $0.99 (circa 80 centesimi di euro).
Sui forum nostrani e più in generale nel Web italiano, la novità è vista
positivamente soprattutto per chi non riesce a vendere al primo colpo (con una
sola asta) un certo articolo e d'ora in avanti risparmierà
sulle successive tariffe per la sua rimessa in vendita.
Ciononostante la portata della novità rimarrà a parere nostro contenuta,
essendo le commissioni sul valore finale (di regola pari al 9,5% del
prezzo di vendita finale del bene) unite alle eventuali tariffe per la ricezione del pagamento con PayPal (il
cui importo standard per transazione è del 3,4% + € 0,35), il vero
tasto dolente per chi vende privatamente su eBay. Un deterrente per chi
vuol vendere occasionalmente beni di valore esiguo sul sito d'aste, al
punto da spingere sempre più gli interessati a utilizzare portali concorrenti,
mercatini o siti di annunci (subito.it su tutti).
Circostanza probabilmente non sottovalutata da eBay, che sembra investire da
tempo sempre più in quest'ultimo tipo di e-commerce.
Resta da valutare l'impatto della "novità" sul lato oscuro di eBay, quello
degli illeciti consumati nel mondo delle aste online. Il riferimento va in
particolare a chi evade il fisco e, spacciandosi da sempre
venditore privato, non potrà che trarre giovamento dall'azzeramento delle
tariffe d'inserzione. Sui risvolti positivi per truffatori e falsari, solo il
tempo potrà darcene notizia.
Quel che speriamo, a parte tutto, è che la novità si traduca effettivamente in
una regola permanente per chi vende su eBay.it e non risulti
nei fatti una semplice "promozione", come viene indicata nella pagina sulle "Tariffe d'inserzione" di
eBay.it, magari destinata a scomparire dopo un pianificato
periodo di rodaggio.
Redazione InterTraders
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