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Current address frauds, ovvero il nostro domicilio al servizio di un truffatore
Martedì 20 Aprile 2010
autore: Roberto Rais Si chiamano current address frauds e sono quelle truffe appartenenti al
più ampio genere delle address frauds, caratterizzate
dalla sottrazione e utilizzo dei dati del domicilio della vittima per
scopi illeciti. Secondo quanto riporta la stampa inglese, la diffusione
delle frodi in questione sarebbe oramai talmente significativa che -secondo il
CIFAS, il Servizio di
Prevenzione delle Frodi in Gran Bretagna- nel Regno Unito rappresenterebbero
oltre il 55% dei furti di identità nel 2009, contro una percentuale che nel
2008 si era fermata al 31%. E se a ciò si aggiunge che, complessivamente, i furti di identità hanno subito
un aumento del 32% su base annua, si può rapidamente giungere
a valutare con maggiore gravità la portata quantitativa del fenomeno.
Ma quali sono le principali caratteristiche delle current address
frauds?
A ben vedere, la fattispecie ora considerata altro non è che un'evoluzione
delle “tradizionali” address frauds, in cui un truffatore
solitamente utilizza un domicilio altrui per compiere una serie di illeciti
(prevalentemente connessi con gli ordini commerciali a distanza o con
la fruizione di servizi finanziari).
Un primo stadio derivativo delle address frauds è costituito, oramai
da diversi anni, dalle c.d. previous address frauds. Un tipo di frode
in cui solitamente il truffatore sfrutta, per i propri fini illegittimi e in
seguito al cambio dell’indirizzo abitativo della vittima, un
precedente domicilio del malcapitato.
Nelle current address frauds, diversamente, il furto d’identità
concerne i dati di un domicilio attuale della vittima, ad opera
di un truffatore che, di norma, ha residenza nello stesso edificio del
suo bersaglio o, comunque, ha la possibilità di avere facile accesso
alla corrispondenza di quest’ultimo, così da intercettarne il contenuto in
“tempo reale” e sostituirsi nei fatti al vero destinatario di lettere e
pacchi.
Coinvolti nelle current address frauds -sempre secondo il CIFAS-
sarebbero, sempre più spesso, gli istituti bancari, soprattutto per
ciò che concerne il business delle carte di pagamento. Al giorno
d'oggi è infatti possibile richiedere una carta di credito anche
online, fornendo alcuni elementari dati personali, e ricevendo lo
strumento transazionale presso un domicilio eletto che, nell'ipotesi ora
accennata, può esser rappresentato da quello della vittima.
Roberto Rais
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