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Focus
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Truffato online, si uccide
Mercoledì 17 Febbraio 2010
autore: Roberto Rais Ricordate le romance scams? Ne abbiamo parlato qualche tempo fa su
InterTraders e sono quelle truffe in cui un criminale, sotto mentite spoglie,
finge di invaghirsi di un ignaro (o ignara) utente per spillargli denaro.
Recentemente il fenomeno delle romance scams è tornato alla ribalta in
occasione di un episodio di cronaca nera accaduto nel Regno Unito: una vicenda
dai contorni a dir poco drammatici per l’epilogo avuto.
Tutto ha avuto inizio quando la vittima - Philip Hunt, 58 anni e due divorzi
alle spalle - decide di cercare la nuova anima gemella iscrivendosi a un sito di
incontri online. Qui Hunt entra in contatto con una fantomatica "Rose", una
giovane ragazza che conquista immediatamene le simpatie dell'uomo. Rose è
simpatica e bella, ma è anche apparentemente molto malata,
tanto da dover richiedere l'aiuto di Hunt per sopportare finanziariamente delle
costose cure mediche anti-malaria.
Incapace di fiutare la frode in corso a causa del suo precario stato emotivo,
Hunt versa nelle tasche della donna circa 82 mila euro,
raccolti prevalentemente attraverso alcuni prestiti contratti con le banche.
Una volta vistosi sommerso dai debiti e abbandonato da tutti, l'uomo
sceglie di compiere il gesto estremo, togliendosi la vita. La polizia
troverà il suo cellulare in uno zaino vicino al corpo, con un sms destinato a
Rose, ma mai inviato: “Ho freddo, sono solo e depresso. Mi sento così solo,
stanotte, senza di te. Sto per incontrare il Creatore...”. Nella sua
abitazione, invece, alcuni messaggi nei quali preannunciava il suo prossimo
suicidio.
La triste storia di Hunt è la mesta occasione per dimostrare come per evitare
di cadere nelle maglie delle frodi non sia sufficiente tenersi lontano
dallo spam giunto via e-mail. Spesso anche i siti di incontri online, e
qualsiasi servizio sul web in grado di mettere in contatto due o più persone,
può trasformarsi in una fonte di guai. Guai che spesso lasciano impuniti e
irrintracciabili gli autori.
Nonostante, infatti, la morte di Hunt e l'indagine penale per truffa
internazionale attualmente in corso, non vi è stato alcun arresto e, come se
non bastasse, parecchi utenti avrebbero segnalato in queste ore la presenza di
una fantomatica “Rose” con lo stesso profilo e richieste sul noto
social network Facebook.
Roberto Rais
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