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Una strana e-mail da DHL? Non aprite l’allegato!
Martedì 26 Gennaio 2010
autore: Roberto Rais Avvalendosi di un nome molto conosciuto -nella fattispecie, quello della
società di spedizioni DHL- alcuni crackers stanno diffondendo in tutto il mondo
un file contenente un trojan piuttosto nocivo. La tecnica utilizzata, come si
potrà notare, non è certamente nuova, tanto che anche qui su InterTraders ne
abbiamo già
parlato in passato (era il 21 luglio 2008, e la compagnia la cui fama fu
sfruttata per i deplorevoli fini era UPS). Tuttavia la continua diramazione di
queste e-mail dalla natura malevola non consente agli utenti di
abbassare la guardia nella consultazione dei messaggi, rilanciando la necessità
di un’elevata e costante cautela nella gestione dei contenuti della propria
casella di posta elettronica.
L’e-mail di cui parliamo oggi è contraddistinta da un oggetto che riporta il
nome della società (DHL) e avverte il destinatario di un fantomatico
problema nella consegna di un inesistente pacco (Delivery Problem
NR50540 – v. immagine a seguire).
A corredo di quanto introdotto in oggetto, il corpo del messaggio fa riferimento
a un’incongruenza nell’indirizzo di consegna, invitando il destinatario
dell’e-mail a recarsi nell’ufficio postale DHL munito
dell’etichetta di spedizione che si preannuncia allegata alla stessa
comunicazione di posta elettronica (v. immagine a seguire).
L’allegato in questione è in realtà un file compresso denominato
“DHL_label_Nr71954.zip”, all’interno del quale è
presente l’eseguibile “DHL_label_Nr71954.exe”, che a sua
volta consente al trojan Win32/bredolab.bvb di infettare il pc del malcapitato.
Difficile fornire informazioni perfettamente omogenee sull’e-mail in
questione. Inizialmente la diffusione di questi messaggi malevoli avvenne in
inglese, ma già da qualche settimana diversi blog segnalano la presenza di
versioni in differenti lingue, con lo spagnolo che appare in testa a questa poco
invidiabile classifica. Altrettanto varia è inoltre la gamma degli
indirizzi e-mail che appaiono mittenti, e degli oggetti utilizzati: a
mutare spesso e volentieri è il numero del presunto “Problema di consegna”,
e la sigla dell’etichetta di spedizione.
Ad ogni modo, qualora abbiate dei dubbi sulla provenienza delle comunicazioni da
DHL, il nostro consiglio è sempre quello di non aprire i messaggi
sospetti, prendendo contatti con la società di spedizioni per
ulteriori verifiche. Non a caso, recentemente, è comparso sul sito di DHL un
avviso che mette in guardia gli interessati dell’ingannevolezza dei messaggi
in questione (v. immagine a seguire).
Roberto Rais
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