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Compravendite di auto e assegni scoperti. Storie di ordinaria truffa …nigeriana.
Lunedì 30 Novembre 2009
autore: Thomas Villa Quella che segue è la storia di un utente di Internet, F.V., che voleva
ottenere un po' di soldi dalla vendita della sua auto, una Mercedes SLK.
Macchina di notevole valore e interesse per gli amanti delle 4 ruote
…e non da meno per chi vive di truffe nel settore auto.
F.V. un giorno decide di sperimentare la “new economy” e le transazioni
online e, pur mancando di esperienza, decide di porre l'annuncio di vendita
della sua auto sui principali punti di incontro del settore: Ebay,
Secondamano.it e Autoscout24.it.
Nel giro di poche ore è subito contattato da numerosi potenziali compratori
interessati all'offerta, ma tra tutti coloro che hanno risposto, di gran lunga
il più celere e più propenso ad acquistare l'auto in tempi rapidi
appare un offerente straniero. Persona che dichiara a F.V. di essere
interessato all’acquisto, paventando tuttavia nazionalità estera e affermando
di risiedere in Costa d'Avorio.
Mr. Frank Lee, questo il nome dell’offerente, si dimostra da subito smanioso
di comprare l'auto, offrendo un prezzo che oltre a essere conveniente va
ben oltre le richieste di F.V.: 30000 euro offerti contro i 20000 richiesti dal
venditore!
A trattativa intercorsa e accordo concluso via e-mail, tuttavia, Mr. Lee si
dimostra propenso a pagare l'auto esclusivamente con assegno circolare
internazionale, emesso da una nota e affidabile banca estera: la Bank of
Ireland.
Come se non bastasse, aggiunge Lee, una volta che F.V. riceve l’assegno, per
rendere la compravendita più rapida, preferirebbe far ritirare l’auto
direttamente da un suo amico che “guarda caso” si trova già dalle
parti dove vive il venditore e che sarebbe ben lieto di ritirare di persona la
Mercedes in cambio di un piccolo compenso (sui 2500 euro).
Per rassicurare F.V. e quindi per permettere tutta l’operazione, il
“premuroso” Mr. Lee informa la vittima che l’importo finale
dell’assegno sarà appositamente maggiore del dovuto, comprendendo
anche il compenso per l’amico, da scalare ovviamente sul totale destinato
all’acquisto dell’auto.
L’iter della trattativa e la generosità del potenziale acquirente, tuttavia,
non convincono F.V., e al momento dell'arrivo a casa dell'assegno della Bank of
Ireland, il venditore, insospettito, decide di contattare prontamente la Guardia
di Finanza.
Come era immaginabile, gli uomini delle Fiamme Gialle lo informano che quello in
atto ai suoi danni è un vero e proprio tentativo di truffa,
una variante della nota “Nigerian Scam” (la c.d. truffa nigeriana), frode nota già
da tempo alle forze dell'ordine e in rete.
Dopo aver consultato la Guardia di Finanza F.V. decide ovviamente di non versare
sul suo conto l'assegno ed avvisa Mr. Lee di non voler concludere la
transazione; ma cosa sarebbe accaduto se F.V. avesse presentato
l’assegno in banca per l’incasso e seguito le istruzioni dell’acquirente?
Purtroppo l’anello debole di tutta l’operazione, e che probabilmente avrebbe
ingannato maggiormente il venditore, è costituto dalla tempistica richiesta
normalmente dalle banche per “verificare” e incassare questo tipo di assegni
(oltre 7 giorni). Un lasso di tempo tuttavia sufficiente per permettere
al finto acquirente di far ritirare l’auto dal suo complice e consumare
tranquillamente la truffa. Come volevasi dimostra, nella vicenda in
esame, l'assegno inviato a F.V., seppur autentico, è risultato da un successivo
controllo scoperto e se il venditore avesse seguito le istruzioni del truffatore
oltre a perdere l’auto, ci avrebbe rimesso anche i 2500 euro.
Thomas Villa
per International Traders
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