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Focus
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La truffa dei cuccioli sbarca nel Bel Paese, le puppy scams anche in Italia
Lunedì 07 Settembre 2009
autore: Redazione InterTraders Ce ne eravamo occupati oltre un anno
fa, annunciandone il dilagare anche in Europa, e già allora le
“puppy nigerian scams” (le c.d. truffe nigeriane basate sulla finta
vendita di cuccioli) si preannunciavano come un nuovo pericoloso trend
per chi fa acquisti in Rete e nutre allo stesso tempo interesse e passione per
gli amici a quattro zampe.
Come c'era da aspettarsi la nuova variante di truffa nigeriana nel giro di un
anno è sbarcata anche in Italia e la dimostrazione viene
da una scoperta fatta proprio dalla Redazione di International Traders nelle ultime settimane,
navigando tra portali di annunci di animali.
Per chi non le conoscesse, ricordiamo brevemente che le “puppy nigerian
scams” sono truffe basate sulla finta vendita di cani o gatti, animali
offerti da abili truffatori stranieri a un prezzo-affare e con
le motivazioni più fantasiose, ma che in realtà, dopo il pagamento,
non vengono mai consegnati all'acquirente.
Nel caso dell'inserzione truffaldina da noi individuata, oggetto della vendita
erano cuccioli di Cocker Spaniel (v. immagine a seguire)
una razza il cui prezzo tra privati solitamente si aggira tra i 400 e i 600 euro
a esemplare, ma che in questo caso veniva offerta alla "modica" cifra di
150 euro.
Questo il testo dell'annuncio:
l'inserzionista, in un italiano altamente sgrammaticato e in parte
incomprensibile, sosteneva di essere una cittadina americana allevatrice e
venditrice di una cucciolata di Cocker Spaniel, residente in Camerun per ragioni
legate all'attività istituzionale del marito.
La localizzazione dell'oggetto dell'annuncio, Palazzo San Gervasio (in
Basilicata), era sicuramente inventata, ed era sufficiente esaminare
attentamente il contenuto dell'offerta per capire che nella vendita di italiano
c'era ben poco.
L'inserzione, sebbene risalente alla primavera scorsa, augurava in ultimo anche
un "buone feste", un motivo in più per comprendere come si trattasse
del classico annuncio-esca pubblicato con cadenza periodica da
mesi (probabilmente da Natale) in Rete.
Invitiamo i nostri lettori a diffidare da offerte simili, a non
lasciarsi ingannare dalle ragioni alla base delle varie vendite e a non
considerare mai il linguaggio usato come unico elemento di riconoscimento.
Nulla esclude, infatti, come già avviene per il phishing, che nei prossimi mesi
circolino nel Web varianti maggiormente ingannevoli, scritte in
un italiano apparentemente perfetto.
Redazione InterTraders
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