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DHL e spedizioni nel mirino dei phishers
Lunedì 16 Marzo 2009
autore: Redazione InterTraders Non è la prima volta che società di spedizioni e di trasporti finiscono nel
mirino di malintenzionati, e negli ultimi tempi capita spesso di ritrovarsi
nella casella di posta elettronica messaggi provenienti in apparenza
da UPS, FedEx o SDA ma contenenti in realtà virus e altri allegati
malevoli.
Che anche i phishers, tuttavia, decidessero di focalizzare le loro attenzioni
sui corrieri era fino a poco tempo fa una circostanza difficile da immaginare o
comunque di cui preoccuparsi, ma si sa, la creatività di un criminale non ha limiti e le cronache
del web e dell'e-commerce ce lo insegnano; ecco quindi arrivare dalla Germania,
patria di DHL (leader mondiale nei servizi di corriere espresso internazionale e
società del Gruppo Deutsche Post) una delle ultime novità in materia di
phishing e frodi informatiche.
Recentemente sul portale tedesco di DHL è comparso un avviso rivolto agli utenti, in particolare ai clienti
registrati al sito, a diffidare dalle email provenienti in apparenza da DHL che
chiedono con le motivazioni più fantasiose e pretestuose, di cliccare
su un certo link e digitare nella nuova pagina (marchiata DHL e in
apparenza identica all'originale - v.immagine a seguire) il proprio PIN,
numero account DHL e password.
(fonte dell'immagine: www.ford-board.de)
Si tratta di un tentativo di frode tecnicamente non originale, ma che desta
preoccupazione per la finalità a cui mira: impossessandosi dei dati di accesso
ad un account DHL, infatti, i criminali di turno potrebbero utilizzare i
servizi on line (nell'immagine a seguire è visibile quello di online
shipping per gli utenti italiani) per gestire spedizioni illecite a
insaputa del reale intestatario.
Non è escluso che nelle prossime settimane inizino a circolare email anche in
lingua italiana, sperando che ciò non ci colga impreparati giriamo ai lettori
le raccomandazioni che DHL riporta sul suo sito tedesco, ossia di
prestare attenzione alle richieste via email, alle pagine marchiate DHL
(quelle autentiche devono utilizzare una connessione cifrata e il
certificato deve riportare come sigla “DPWN SSL CA I2 PS” e non essere
scaduto) e di contattare immediatamente la società se si teme
di aver fornito i propri dati a siti truffaldini.
Redazione InterTraders
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