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eBay, feedback e pagamenti: la società fa un passo indietro, anzi due.
Giovedì 15 Gennaio 2009
autore: Redazione InterTraders Il 2008 verrà sicuramente ricordato al quartier generale di eBay Inc. come
uno degli anni più infelici per il profitto della società, non solo per il
cambio di dirigenza a livello internazionale e per i tagli al personale, ma
soprattutto per le "rivoluzioni" apportate al sistema dei feedback e al motore di ricerca, che a distanza
di mesi continuano ancora a raccogliere malumori e proteste tra gli
ebayers di mezzo mondo.
Allo stesso modo il 2008 verrà ricordato dagli ebayers italiani come l'anno
dell'"italian
job" eBay-Renault, del boom di truffe sulla piattaforma e del cambio di sede per eBay
Italia (dovuto, stando a quanto si legge
in Rete, ad una gestione non proprio eccelsa della sede italiana).
In uno scenario del genere era prevedibile una nuova mossa da parte della
società per tentare di riconquistare la fiducia di molti ebayers; lo sanno bene
gli utenti della piattaforma americana -le cui novità diventano quasi sempre
"legge" per tutti gli altri portali nel mondo, tra cui eBay Italia- che in
questi giorni accolgono alcuni importanti cambiamenti con un
certo scetticismo e diffidenza.
Novità destinate a non passare inosservate se collocate nel quadro innanzi
illustrato, e che -secondo alcuni noti opinionisti statunitensi- nasconderebbero una vera e propria
strategia aziendale finalizzata a riconquistare la fiducia dei capri
espiatori delle nuove regole sul feedback: i venditori.
Vediamole nel dettaglio.
Un problema che molti venditori internazionali lamentano è quello dei
voti negativi e neutri ricevuti dagli acquirenti per problemi doganali
(tempi di attesa, pagamento dei dazi etc), questione che si pone per esclusiva
negligenza o superficialità dei compratori e che i primi preferirebbero non
raggirare illegalmente dichiarando la merce come "gift" (regalo). Per far fronte
a ciò eBay ha quindi deciso di introdurre per questi ultimi la possibilità di
veder rimossi i voti e i commenti (negativi o neutri) a loro lasciati quando
hanno a che fare con le suddette ragioni, subordinando tuttavia il
tutto a due condizioni:
1 - il commento negativo o neutro ricevuto deve riferirsi a un problema
doganale;
2 - la descrizione dell'asta deve obbligatoriamente contenere il
seguente avvertimento (tra l'altro ben visibile nella posizione e nei caratteri
usati) per gli acquirenti internazionali:
“International Buyers - Please Note:
- Import duties, taxes and charges are not included in the item
price or shipping charges. These charges are the buyer’s responsibility.
- Please check with your country’s customs office to determine what these
additional costs will be prior to bidding/buying.”
Sostanzialmente il testo invita i compratori a informarsi sui dazi da pagare per
la merce estera, ricordando loro che eventuali addebiti extra o tasse non sono
inclusi nel costo dell'articolo o nelle spese postali. Un avvertimento che
sembra chiaramente destinato agli acquirenti europei (e quindi anche a quelli
italiani).
L'altra novità riguarda, invece, i sistemi di pagamento accettati. eBay,
infatti, dal mese prossimo permetterà anche pagamenti tra ebayers tramite Moneybookers e
Paymate ribaltando
quella che fino ad oggi è stata la previsione all'interno della community,
e cioè che PayPal sarebbe diventato nel giro di pochi anni l'unico
sistema di pagamento accettato sulla piattaforma (i lettori
probabilmente ricorderanno l'infelice sperimentazione
fatta dalla società in Australia).
Sarà interessante a questo punto vedere come verranno adattate le due novità
alle varie piattaforme nazionali e, se è vero quanto insinua la stampa
americana, cos'altro si inventeranno nei prossimi mesi a San Jose per
riconquistare la fiducia dei venditori. Per eBay Italia, invece,
l'interrogativo principale resta quello sulla dirigenza e l'organizzazione
manageriale della piattaforma, dal momento che la bacheca
annunci -per il cambio di sede e la riorganizzazione del personale-
non informa più gli utenti di alcunché da circa due mesi.
Redazione InterTraders
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