ATTENZIONE: I cookies del tuo browser risultano disattivati o stai navigando in modalità anonima. Ciò potrebbe limitare alcune funzionalità del sito.
Focus
|
Quando il corriere bussa due volte ...ed è meglio non aprire
Lunedì 06 Ottobre 2008
autore: Redazione InterTraders Se avete concluso recentemente delle compravendite a distanza e attendete
l'arrivo di beni di un certo valore (che sia un iPod, uno o più paia di scarpe
o un intero lotto di articoli) vi conviene prestare attenzione alla consegna
della merce: in particolare all'arrivo e alla ripartenza del
corriere.
Come chi pratica l'e-commerce indiretto ben saprà, non è la prima
volta che corrieri o destinatari di pacchi finiscono nel mirino di truffatori,
ma mai come in questo caso l'espressione “il criminale suona sempre due
volte” parrebbe appropriata al tipo di truffa e al modus
operandi posto in essere di recente da alcuni malintenzionati.
L'espediente fraudolento in questione consisterebbe nel pedinare un
vettore nelle varie consegne; una volta effettuata una certa consegna
da parte di quest'ultimo, suonare al campanello del destinatario,
fingersi nuovamente il vettore, richiedere la restituzione
della merce con le motivazioni più disparate di natura logistica,
impossessarsene e sparire nel nulla.
L'allarme per questo nuovo tipo di truffa è stato lanciato ufficialmente dalla
Questura di Ascoli Piceno nei giorni scorsi dopo una serie di segnalazioni nel
nord e nel centro Italia; l'ultimo raggiro si sarebbe consumato ai danni di un
commerciante che nell'arco di pochi minuti si è visto consegnare e
ritirare da due persone distinte, ma in apparenza della stessa società di
spedizioni, un pacco contenete capi di abbigliamento per un valore di circa 2000
euro.
Ingegnosa anche in questo caso la dinamica fraudolenta. I truffatori, all'arrivo
del corriere, si sarebbe appostati nei pressi del luogo di consegna (in questo
caso un negozio) in attesa del rilascio del pacco; a consegna avvenuta e vettore
ripartito, uno dei criminali si sarebbe presentato al commerciante
fingendosi nuovamente il vettore e dichiarando il numero di colli
consegnati come incompleto. Ottenuta la restituzione del pacco, avrebbe
anche richiesto alla vittima di firmare e riconsegnare la copia del documento di
trasporto rilasciato dal vero corriere, facendo credere in questo modo al
commerciante di adempiere alla procedura necessaria per la riconsegna
successiva della merce.
Come è evidente si tratta di un espediente indubbiamente convincente per i
criminali di turno, da manuale di “social engineering”, e a fronte del quale
l'unica forma di prevenzione per la vittima consisterebbe -a nostro parere- nel
verificare, prima di restituire la merce, se la persona che
sostiene di far le veci del corriere coincide con chi ha effettuato in
precedenza la consegna, o quanto meno se è un dipendente della stessa azienda.
Redazione InterTraders
Hai bisogno di assistenza legale specifica su questa tematica o su argomenti simili legati a Internet?
Se sì, ti invitiamo a consultare le seguenti sezioni direttamente sul sito dello Studio Legale Massa:
In alternativa, puoi contattare direttamente lo Studio ai recapiti indicati nell'apposita sezione "CONTATTACI" (l'assistenza prestata non è gratuita).
|
|
|