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Internet e Mobile banking, criminali più agguerriti e cellulari sempre più vulnerabili.
Lunedì 28 Luglio 2008
autore: Redazione InterTraders
Brutti tempi per chi si accinge ad acquistare un cellulare (in particolare uno
smartphone) o ne ha appena ricevuto uno in regalo. Se il
vostro fine è quello di sfruttare il dispositivo per il mobile
banking, l'Internet banking o per l'e-commerce e non avete un minimo di protezione antimalware sul cellulare è bene che ci pensiate due volte
prima di utilizzare l'apparecchio.
Più che una "nuova" tendenza, quella in crescita tra i criminali in questo
periodo, è una maggiore consapevolezza delle vulnerabilità che
affliggono i vari smartphone in circolazione (Nokia, iPhone, Blackberry
e più in generale i dispositivi Symbian e Windows Mobile) unita alla
disinformazione (o superficialità) di chi utilizza gli apparecchi in
questione.
A ribadirlo in questi giorni sono gli esperti di Symantec e Appin, due leader
della sicurezza informatica mondiale, secondo cui SMS, MMS, email, Bluetooth e
connessione a Internet restano il principale tallone d'Achille nonchè veicolo
d'infezione per gli smartphone (ma anche per i tradizionali cellulari e
palmari), al punto che negli ultimi tempi crackers e
truffatori starebbero sviluppando applicativi sempre più subdoli e
difficilmente rilevabili dagli utilizzatori dei dispositivi in
questione.
La domanda sorge spontanea: ma una volta infettato uno smartphone, cosa cercano
di ottenere in particolare questi criminali?
L'obiettivo principale è innanzitutto quello di conoscere le
informazioni di accesso ai servizi di mobile e on line banking, i dati bancari,
il contenuto dei messaggi, i numeri telefonici e quant'altro è memorizzato sul
telefono. Nulla esclude, tuttavia, che il cracker di turno desideri
andare oltre, magari in cerca di informazioni utili per compiere tipologie
diversificate di illecito: è il caso in cui il malintenzionato, ad es., si
avvale di software in grado di attivare silenziosamente la fotocamera
del dispositivo mobile, di intercettare una conversazione telefonica, di
effettuare una chiamata, inviare SMS o collegarsi a Internet a insaputa del
possessore del cellulare.
Il tutto senza necessariamente avere grande esperienza in campo informatico.
L'aspetto più preoccupante del fenomeno, infatti, è costituito dalla facilità
con cui è possibile reperire in Rete applicativi e manuali per violare i
dispositivi mobili altrui; su YouTube, ad es., sono molti i filmati amatoriali
dedicati all'hacking di cellulari e smartphone, uno di questi (visibile a
seguire) illustra in maniera particolarmente eloquente come, con
l'ausilio di uno specifico software, uno smartphone sia in grado di controllare
totalmente via Bluetooth un altro dispositivo ad insaputa del proprietario di
quest'ultimo!
Quali sono, quindi, i consigli per evitare che il nostro
telefono venga utilizzato illecitamente, che il nostro servizio di mobile
banking registri movimenti non autorizzati sul conto corrente, o peggio, che
qualcuno concluda compravendite on line tramite il nostro cellulare?
- Innanzitutto è bene installare sul cellulare un valido antivirus
(dotato di protezione in tempo reale) e un firewall, tenendoli costantemente
aggiornati;
- evitare di usare servizi di Internet e mobile banking con l'interfaccia
Bluetooth attiva, specie se il contesto in cui si opera è costituito da luoghi
particolarmente affollati (nella metro, in treno etc.), dove il rischio di
incontrare curiosi o malintenzionati desiderosi di sondare il numero di
dispositivi accessibili è maggiore;
- evitare di instaurare una connessione Bluetooth e scambiare dati con soggetti
sconosciuti;
- scansionare in ogni caso periodicamente il dispositivo alla ricerca di
software malevolo.
Redazione InterTraders
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