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eBay, compra digitale per figlia: nella fotocamera immagini pedoporno.
Lunedì 05 Maggio 2008
autore: Redazione InterTraders Navigare su eBay in cerca di un articolo a prezzo vantaggioso, magari da
regalare ad una persona cara: a quanti ebayers sarà capitato? Tanti di sicuro;
ma non è tutto oro quel che luccica. Infatti può accadere che un acquisto sul
noto portale di aste nasconda anche problemi di altra natura, legati all'impossibilità di
accertare la provenienza della merce o l'affidabilità del venditore.
Interrogativi che sembrano emergere solo al momento dell'acquisto, ma che in
realtà possono portare a problemi ben più grossi quando ci si appresta
ad utilizzare l'articolo in questione (si pensi, per fare qualche
esempio, alle conseguenze -talvolta letali- legate all'uso di beni contraffatti
o ricettati).
La notizia che riportiamo, tuttavia, ha dei risvolti raccapriccianti e vede
eBay, seppur indirettamente, coinvolta; lungi dal demonizzare il portale di aste
on line, infatti, è su di esso che è stato acquistato l'articolo al centro
della vicenda.
Tutto ha inizio da un compleanno, quello di una bambina americana. Il papà
della piccola, un certo Tom Graef, decide per l'evento di fare un regalo
originale a sua figlia e inizia a cercare qualcosa a buon prezzo su eBay.
Trova una fotocamera digitale, una Canon usata a cica 300 dollari (meno di 200
euro) e decide, quindi, di acquistarla (v. immagine a seguire - Fonte foto:
WISH-TV).
La compravendita sembra essersi conclusa positivamente, ma Graef, insospettito,
prima di consegnare la digitale alla figlia prova a leggere sul proprio PC (con
l'ausilio di un comune software di recupero dati) la memoria presente
all'interno dell'apparecchio.
La sorpresa per l'uomo è amara e lo lascia praticamente impietrito: le
oltre 60 immagini presenti sulla memoria raffigurano una bambina di circa 4 anni
in pose chiaramente equivoche.
Sebbene la situazione e la gravità delle foto, come ha spiegato lo stesso Graef
alla stampa americana, non siano apparse subito chiare, con il recupero dei vari
files le immagini si sarebbero presentate sempre più ambigue ed
esplicite e lo stampo pedopornografico del materiale inequivocabile. Tanto che l'uomo non sarebbe riuscito a
proseguire nella visione delle foto, ma avrebbe contattato le autorità locali e
il National Center for
Missing and Exploited Children (NCMEC, organizzazione statunitense dedicata
ai bambini scomparsi e sfruttati).
Quest'ultima denuncia in particolare sarebbe stata motivata, a detta di Graef,
dal fatto che il volto della bimba raffigurata nelle immagini
incriminate sarebbe lo stesso di una bambina scomparsa a New York da circa un anno e
segnalata sul sito del NCMEC. E guarda caso di New York sarebbe lo stesso
venditore della fotocamera incriminata.
Quella del recupero di files compromettenti è una vicenda che tuttavia conta
già dei precedenti e sempre nel mondo delle aste on line. Anni fa ad es. fece
scalpore in Rete la vicenda del ragazzo che dopo aver acquistato un hard
disk su ebay.com, era riuscito a recuperare alcune foto "compromettenti" del
venditore cancellate frettolosamente da questi al momento della
spedizione. Una lite tra i due ad asta conclusa spinse l'acquirente,
per ripicca, a pubblicare le immagini in questione sul proprio blog.
Redazione InterTraders
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