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Focus
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Crescono le puppy scams: le truffe col pedigree aumentano anche in Europa.
Mercoledì 30 Aprile 2008
autore: Redazione InterTraders Da qualche tempo imperversano nel Web alcune tipologie di truffa particolarmente
ammalianti e aggressive: frodi che seguendo il classico schema della truffa nigeriana, fanno leva sulla passione o la necessità
del navigatore di turno per offrirgli un certo bene a un prezzo-affare, ma rubandogli allo stesso tempo e con le motivazioni più disparate più denaro
possibile.
Uno dei tanti esempi al riguardo e di cui ci siamo occupati qualche tempo fa è quello delle truffe
legate alle vendita di veicoli stranieri; raggiri che hanno inizio con
semplici e accattivanti inserizioni pubblicate su noti siti Internet dedicati
alla vendita di automobili e che promettono ad un prezzo-affare lussuose berline
o auto sportive. L'unico "ostacolo" per concludere felicemente la
compravendita è costituito dall'ubicazione dell'auto (all'estero) e dalle spese
che il venditore-truffatore chiede di anticipare all'ignaro acquirente per
poterla trasportare in Italia.
Una truffa che si conclude nel momento in cui la vittima invia al venditore
tutto il denaro necessario per “sbloccare” la compravendita, senza tuttavia
ricevere alcunché.
Le “puppy nigerian scams” (le c.d. truffe nigeriane basate sulla finta
vendita di cuccioli), sono su Internet ormai da qualche anno, sebbene dalla loro
prima comparsa in Rete siano state circoscritte prevalentemente al continente
americano. Per chi non lo sapesse le “puppy scams” sono truffe
legate alla vendita on line di cuccioli e più in generale di amici a 4
zampe: raggiri che con l'ausilio di veri (a volte finti) siti Internet
dedicati alla compravendita internazionale di animali promettono cuccioli delle
più svariate razze a prezzi estremamente vantaggiosi.
Come già visto per le finte vendite di auto estere, affinchè
l'acquirente possa ricevere la bestiola deve anticipare i costi di spedizione e
quant'altro il truffatore di turno richieda per far giungere il cucciolo a
destinazione. Anche in questo caso, una volta intascata la somma, il
finto venditore scompare nel nulla.
Proprio in questi giorni alcuni portali europei dedicati alle truffe on line
hanno segnalato l'ultimo caso di “puppy scam”. A farne le spese è stata una
donna inglese (per giunta disabile) che, interessata all'acquisto di un cane di
razza da compagnia, ha trovato su un sito Internet dedicato alla vendita
internazionale di amici a 4 zampe un'inserzione particolarmente accattivante
riguardante un cucciolo di Bulldog inglese con poco più di tre mesi di vita
(visibile nell'immagine a seguire).
Per poter consegnare la piccola Daisy (questo il nome del cane), il truffatore
di turno ha avanzato una serie di richieste di denaro alla vittima, prima fra
tutte quella di oltre 100 sterline (circa 130 euro) necessarie
per spedire il cane per via aerea dalla Scozia all'Inghilterra più una spesa
aggiuntiva di 300 sterline (oltre 380 euro) per assicurarne il
trasporto. Di fronte all'ingenuità della donna il venditore ha quindi avanzato
una successiva richiesta di 200 sterline (circa 250 euro),
necessari, a suo dire, per la documentazione sanitaria di accompagnamento.
Inutile dire che la donna non ha ricevuto alcun cucciolo e solo di fronte
all'ultima delle richieste di denaro ha intuito l'accaduto e denunciato il
raggiro.
Quella di Daisy, tuttavia, è solo una delle tante vicende di cronaca legate
alle "puppy scams" e numerosi sono ormai forum e blog europei per cinofili che
affrontano l'argomento. E' anche vero però che il dilagare del fenomeno trova
ormai un alleato nel crescente numero di siti di e-commerce dedicati alla
compravendita di cani e gatti (nelle immagini a seguire alcuni tra i più
famosi), e-shops che in alcuni casi si limitano solo a ospitare annunci o
mettere in contatto gli interessati, permettendo tipologie di spedizione
abbastanza rischiose per la stessa sopravvivenza dell'animale.
In un contesto del genere è facile quindi che abili truffatori si
mettano all'opera e riescano ad agire con una certa disinvoltura,
dovendosi premurare solo di scegliere le immagini pià accattivanti (come quelle
a seguire) per convincere gli acquirenti più diffidenti.
Redazione InterTraders
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