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Usavano keyloggers e Wi-Fi per svuotare conti bancari, decine di arresti in tutta Italia.
Lunedì 17 Marzo 2008
autore: Redazione InterTraders Rubavano milioni di euro alle banche accedendo, grazie all'abbinata keylogger +
Wi-Fi, ai
conti cassa dei vari istituti di credito.
Le indagini, effettuate dal compartimento della Polizia Postale e delle
Comunicazioni e dalla Sezione Criminalità Organizzata della squadra mobile di
Torino, hanno portato a 12 arresti e 26 perquisizioni domiciliari; tra
gli arrestati tre napoletani, forse collegati con la camorra, tra cui
emerge il nome di Raffaello Bisesti, 41 anni, capo dell'organizzazione
Tra i membri della gang finiti in manette vi sono anche: Nicola Riccio, 52 anni,
e Luigi Esposito, 35 anni, anch'essi di Napoli; Aniello Reale, 65 anni, di
Caserta; Mario Micene, 38 anni, di Milano; Sabatino Trotta, 51 anni, Federica
Risso, 38 anni, e Rocco Oliveto, 41 anni, di Torino; Marco Buttiglieri, 30 anni,
di Genova. L'accusa nei loro confronti è di associazione per
delinquere, truffa e riciclaggio.
Singolare e ben architettato il sistema utilizzato dai malfattori per svuotare i
conti correnti: con la complicità di una guardia giurata e di un
addetto alle pulizie che avrebbero fornito loro le chiavi per entrare nelle
banche di notte, i criminali avevano installato nei terminali di vari istituti
di credito dei dispositivi hardware muniti di keylogger ed extender Wi-Fi
(dispositivi che ampliano il segnale Wi-Fi, in questo caso portandolo
fuori dalle banche).
Tramite questa abbinata i truffatori captavano i codici di accesso ai
depositi bancari digitati dai cassieri e appostandosi al di fuori delle banche,
se li inviavano via etere. Con la stessa modalità accedevano viceversa ai conti
cassa (e da qui anche ai conti correnti di ignari clienti) e
spostavano ingenti somme di denaro su conti aperti da prestanome o intestati a
false identità.
Quindi, a truffa compiuta, provvedevano a ricaricare numerose carte di credito
prepagate e ne riscuotevano il corrispondente contante presso i vari sportelli
Bancomat.
Ricco il bottino intascato dalla banda, che tra il 2006 e il 2007
avrebbe sottratto ad otto istituti di credito di Roma, Milano e Napoli
ben 3 milioni e 600 mila euro, confluiti nei conti correnti dei 26
indagati, tra i quali spicca quello del brigatista Salvatore Scivoli, 56 anni,
in carcere dal febbraio 2007 per aver fornito armi al Partito comunista
Politico-Militare.
Per un approfondimento sui keyloggers potete consultare il seguente
articolo:
https://www.intertraders.eu/notizie/28/Keyloggers.html
Redazione InterTraders
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