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Focus
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Dichiarano la merce in Italia ma spediscono dall'Asia, dilagano i venditori orientali su ebay.it.
Mercoledì 12 Marzo 2008
autore: Redazione InterTraders A quanti lettori sarà capitato di cercare articoli di uso comune (Pen Drive,
memorie, lettori mp3 etc.) e trovarli nelle pagine di eBay a prezzi vantaggiosi
se non eccessivamente bassi?
Di sicuro chi ha incontrato questo tipo di aste avrà anche notato come spesso
al prezzo-affare dell'articolo si accompagnino delle spese di spedizione
sproporzionate o, se si è di fronte ad un venditore coscienzioso,
precise indicazioni circa la tempistica non breve di evasione e consegna della
merce.
Nulla di strano in apparenza, se non lo scoprire a fine asta o a merce ricevuta
che l'articolo non era in Italia ma è stato spedito dall'altra parte del mondo:
Cina, Tailandia, Corea etc..
Un'amara sorpresa per chi crede di aver fatto un affare, e, allo stesso tempo,
l'ennesima dimostrazione di un fenomeno particolarmente noto sulle
piattaforme estere di eBay e in crescita anche su eBay.it: quello dei
venditori che dichiarano la merce in una nazione europea ma la spediscono
dall'Asia.
Nelle immagini a seguire ad es. è raffigurata un'asta in cui la merce è
dichiarata in Italia ma parte da Singapore. La 'scoperta' in questo caso è
stata fatta non solo leggendo i commenti al feedback del venditore rilasciati da
alcuni acquirenti, ma anche leggendo i termini relativi a pagamento e
spedizione.
La spedizione da Singapore infatti -tra tempistica di evasione e quella per la
consegna dell'oggetto- coinciderebbe con quella riportata in asta (per un
riscontro v. tabella ufficiale presente sul sito del servizio postale
singaporiano).
E i problemi che questa 'pratica' determina per l'ignaro acquirente sono
notevoli, soprattutto in termini economici.
In particolare, la provenienza della merce da uno Stato extracomunitario espone
l'acquirente al pagamento di IVA e dazi doganali, con gli immaginabili
risvolti in termini di reale "convenienza" dell'acquisto.
Se poi il CMP - Centro di Meccanizzazione Postale per il quale passa la merce è
quello di Milano Roserio, è facile concludere come il vero
affare lo abbia fatto solo il venditore...
Dulcis in fundo va aggiunta, a merce ricevuta, l'impossibilità in molti
casi per l'acquirente di accertare la reale provenienza e qualità dell'articolo
acquistato, con il conseguente rischio di ritrovarsi tra le mani un
oggetto contraffatto o difettato!
Resta l'interrogativo principale: perchè questi venditori
ricorrerebbero a tale pratica?
Indubbiamente il motivo principale è legato alla maggiore
visibilità: registrarsi su eBay.it -magari con i dati di un prestanome
italiano- e concorrere in una prima ricerca con venditori nostrani, offrendo la
merce a un prezzo "apparentemente" più vantaggioso, comporta indubbiamente un
maggior guadagno per gli ebayers extracomunitari. Prassi frequente in questo
caso è che, con un italiano "sgrammaticato", il venditore porti a
termine la transazione, rassicurando l'acquirente sull'affidabilità della
spedizione e sulla presenza della merce in Italia.
Ma può anche accadere -circostanza non rara- che il venditore sia un
nostro connazionale e faccia da "ponte" o tramite con un fornitore
asiatico; in questo caso il venditore/procacciatore non deve neanche
preoccuparsi di ricevere la merce presso il proprio domicilio e di accollarsi
eventuali spese doganali: ad asta aggiudicata la merce partirà
direttamente dall'Estremo Oriente per il destinatario e l'intermediario
percepirà la sua provvigione per le comunicazioni intercorse con
l'acquirente. Anche in questo caso è probabile che al destinatario
venga nascosto che la merce è dall'altra parte del mondo e che la verità
emerga solo alla consegna del pacco...
Redazione InterTraders
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