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eBay, in Romania un'intera città diventa ricca grazie alle aste truffaldine.
Giovedì 21 Febbraio 2008
autore: Redazione InterTraders Quando un Paese è povero o non industrializzato al pari di altri, si sa, vive
di un'economia spesso precaria, non offre grosse prospettive lavorative e chi vi
risiede -solitamente i giovani- prepara le valigie e lascia la propria terra per
andare in un'altra nazione in cerca di maggior fortuna.
Uno scenario triste, ma che al giorno d'oggi persiste in diversi Stati nel mondo
e in alcune nazioni dell'Est Europa.
Se spesso però l'unico rimedio per cambiare il proprio tenore di vita è fare i
bagagli e partire, in qualche caso basta un pc, una connessione ad
Internet e una buona dose di intraprendenza per cambiare le cose,
realizzare un piccolo business e vivere in maniera più agiata.
Nulla di nuovo sia chiaro, lo straripante fenomeno del “made in China” su
eBay è l'eloquente dimostrazione che con Internet “ce n'è per tutti”, ma
ancor di più che, se gli strumenti ci sono, vendere in Rete è permesso a
chiunque. Falsari e truffatori in particolare.
Succede allora che qualcuno, consapevole di tale potenzialità illecita a cui
Internet (in particolare i siti di aste come eBay) si presta, inizi a predicare
"il verbo" del truffare nel proprio palazzo prima e nel proprio quartiere poi,
fino a che, quello che era inizialmente un passaparola non diventa un vero e
proprio stile di vita, al punto da incidere sull'economia e cambiare il tenore
esistenziale di una piccola città.
E' quanto accade in Romania, dove un piccolo paese di circa 23000 anime di nome
Dragasani, è ormai salito agli onori della cronaca per
essere il luogo di origine o di residenza di numerosissimi truffatori
rumeni che operano sui vari eBay.
Un caso? Decisamente no. A darne notizia, stranamente, è in questi giorni
gran parte della stampa americana e non quella europea come di primo acchito ci
si aspetterebbe; il motivo è singolare ma ben fondato: chi vive in Dragasani
agirebbe sui vari portali di eBay con una particolare predilezione per
ebay.com.
A rivelarlo oltre al forum del portale principale di eBay, sarebbe stato
lo stesso sindaco del paesino rumeno, Gheorghe Iordache, alla stampa
statunitense.
Il primo cittadino di Dragasani, consapevole della triste nomea acquisita dalla
cittadina, avrebbe invitato i giornalisti a verificare di persona il tenore di
vita dei compaesani, evidenziando come in particolare i giovani
nullafacenti siano divenuti "stranamente" proprietari di
appartamenti situati in diverse capitali europee e girino per le strade della
stessa Dragasani in Porsche, Mercedes e BMW.
Il tanto lusso -in un paesino rurale e conosciuto da sempre in Romania per la
produzione di vino- deriverebbe dal boom di truffe perpetrate proprio su eBay.
Un business illecito che continua ad espandersi grazie agli espedienti più
noti, come quello dell'offerta vantaggiosa fatta contattando in privato
chi non è riuscito ad aggiudicarsi una certa asta, o quello basato sul furto
dell'account tramite phishing per utilizzare illecitamente l'ID utente
in un secondo momento.
Certamente un incentivo a tutto ciò viene dalla situazione attuale e
dai trascorsi politici della stessa Romania; spesso, infatti, i
truffatori preferiscono cercare vittime oltreoceano non solo per la possibilità
di organizzare meglio la dinamica degli illeciti ed eludere una serie di
controlli ma anche per offrire alle vittime articoli militari rari.
Un esempio su tutti?
Vi è chi in un'asta fantasma è arrivato persino a vendere un vecchio aereo MiG
da combattimento... e vi è chi follemente se lo è aggiudicato per 2000 dollari
(circa 1300 euro) convinto di fare realmente un affare!
Sebbene la stessa eBay abbia dichiarato di investire cifre notevoli per
prevenire le truffe rumene, lascia senza parole sapere che l'Unione
Europea negli ultimi anni avrebbe destinato alla cittadina di Dragasani circa
200 mila euro proprio per incentivarne l'informatizzazione e l'uso del
computer!
Un investimento che come visto ha portato comunque dei frutti...
Redazione InterTraders
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