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Fisco e illegalità: l'Agenzia delle Entrate ricorre a Google Earth per stanare gli evasori fiscali.
Lunedì 21 Gennaio 2008
autore: Redazione InterTraders Brutti tempi per chi evade il fisco e l'ha sempre fatta franca magari
incoraggiato da una attività che presenta aspetti in grado di “raggirare” i
classici controlli fiscali.
L'uso di Google Earth (applicazione grafica tridimensionale che
permette di visualizzare fotografie aeree e satellitari della Terra con un
dettaglio molto elevato) per stanare chi non paga le tasse o dichiara meno di
quanto dovuto è una pratica già nota nel mondo tributario americano (v.la
notizia risalente all'estate scorsa sull'utilizzo per la prima volta del noto
software di casa Google per stanare gli evasori fiscali in Sud America).
Nello specifico Google Earth permetterebbe agli addetti ai lavori di accertare
chi evade il fisco sulla base di foto scattate dall'alto, immagini che
verrebbero analizzate successivamente al fine di accertare se il numero
di beni posseduti nella realtà o, nel caso di appezzamenti terrieri, se i metri
quadrati fotografati dal satellite, coincidono effettivamente con quelli
“dichiarati” all'Autorità tributaria.
Sembra essere passata in sordina, diversamente, la notizia riportata da FiscoOggi.it in
questi giorni, secondo cui anche l'Agenzia delle Entrate in Italia
avrebbe iniziato ad avvalersi dell'applicativo di casa Google per
stanare gli evasori fiscali italiani.
I primi controlli di cui si ha conoscenza sarebbero avvenuti di recente su una
società di rimessaggio toscana, e l'Agenzia avrebbe accertato la differenza tra
quanto dichiarato e quanto effettivamente posseduto dall'azienda proprio sulla
base di immagini acquisite da Google Earth.
Nonostante il vespaio di polemiche sollevatosi nei giorni scorsi tra studiosi e
addetti ai lavori sull'attendibilità di tali foto e i riscontri in termini di
privacy per i contribuenti, la giurisprudenza tributaria italiana sembra
procedere con passo spedito in questa direzione e la Commissione Tributaria
Provinciale di Pisa, con sentenza n.136/2/07 del primo ottobre 2007, avrebbe
già considerato validi a tutti gli effetti gli accertamenti
effettuati con l'uso di rilievi satellitari.
Redazione InterTraders
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