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Focus
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Ebay, in Cina animali venduti nelle aste e seviziati. Ebayers e animalisti contro la società.
Giovedì 10 Gennaio 2008
autore: Redazione InterTraders Tra le attività commerciali più floride presenti in Rete vi è senza dubbio
quella legata alla vendita di animali: un business costituito per la maggiore da
vendite di pesci e rettili, ma che in alcune zone del mondo, dove le normative
sono più “soft” ed i controlli particolarmente accomodanti, permette a
chiunque di avere a portata di mouse anche cani e gatti.
Riportiamo di seguito una vicenda che dell'e-commerce rappresenta il lato più
cinico e spregiudicato, che viene denunciata in Rete da ormai diversi mesi ed è
da tempo sfociata in una petizione mondiale per indurre eBay a rivedere le proprie
regole sulle vendite all'asta in Cina.
Una situazione che vede schierati da un lato, il sito d'aste americano e il suo
partner cinese Tom Online, e dall'altro, la nota associazione mondiale
animalista PETA.org (People
for the Ethical Treatment of Animals) e un certo numero di ebayers uniti
nell'intento di ostacolare le vendite all'asta di cani e gatti.
Sì, ostacolare, perchè se è pur vero che la vendita di animali in Cina è
permessa dal regolamento di eBay, va anche detto -secondo quanto denuncia il
PETA- che chi compra queste povere bestie non sono solo amanti degli amici a 4
zampe, ma anche ristoratori, conciatori di pelli e soggetti la cui attività
si basa sulla loro uccisione per rivenderne carni e pelli, o sulla loro
sofferenza per trarne un lucro indiretto(si pensi ad es. ai combattimenti).
Sono tantissime le foto di cuccioli e cucciolate reperibili in rete e acquisite
dal portale cinese di eBay, immagini che accompagnano le aste e che, per come
raffigurano le condizioni fisiche e di allevamento in cui sono tenuti gli
animali, fanno effettivamente dubitare sui destinatari reali di questo tipo di
affare (a seguire una breve carrellata):
La stessa PETA, oltre alla petizione mondiale e ad una serie di manifestazioni
(v.foto a seguire), sta promuovendo tra gli azionisti di eBay un'iniziativa
parallela sempre finalizzata a far cessare ogni tipo di vendita di animali in
Cina, nella speranza di riuscire a far leva sui vertici della società.
Daphna Nachminovitch, portavoce del PETA invita gli ebayers a desistere dal
vendere o acquistare animali in Rete, precisando che non sono oggetti da
acquistare on line e che la vendita a mezzo asta di cani e gatti, non
permettendo di verificare chi si cela realmente dietro l'account di un venditore
o di un acquirente, condanna le bestie il più delle volte a una vita di
sofferenze e a morti lente e dolorose.
Redazione InterTraders
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