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E-commerce e illegalità, il Web per acquistare ciò che è vietato in Italia
Lunedì 19 Novembre 2007
autore: Redazione InterTraders Chi si dedica all'e-commerce per lavoro o per passione sa bene che non vi sono
praticamente più limiti al tipo di merce acquistabile in rete. Consapevoli di
ciò ne sono anche i venditori abusivi, in gran parte americani, asiatici e
dell'Est Europa, che esportano di continuo merce illegale in Italia, realizzando in molti
settori dei mercati “paralleli” e più convenienti rispetto a quelli
ufficiali.
Uno degli ambiti particolarmente gettonati negli ultimi anni è quello relativo
ai medicinali e ai prodotti naturali: articoli, vietati in Italia o soggetti a
prescrizione medica, che tramite Internet giungono tranquillamente nelle case
dei consumatori bypassando anche i più rigidi controlli doganali.
Stendere una lista dei prodotti incriminati tuttavia è difficile, uno studio
recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Plos Medicine, ha denunciato
un aumento senza pari nella vendita via Internet di farmaci contro l'obesità e
l'impotenza. Prodotti spesso integrati con sostanze nocive e non dichiarate
sulle confezioni.
Per gran parte dei lettori non si tratta certamente di una novità: lo spam
registrato in questi ambiti è sintomatico del boom di richieste.
Altre ricerche tuttavia si sono occupate di recente di altri settori e i
risultati hanno lasciato esperti e studiosi senza parole. Un noto magazine
americano ha denunciato nei mesi scorsi ad es. la vendita incontrollata in rete
(in alcuni casi tramite aste on line) di Taser (le famose pistole elettriche
usate dalla polizia americana per immobilizzare i criminali) ed armi bianche di
varia grandezza. Merce che una volta ordinata dall'altra parte del globo arriva
quasi sempre a destinazione.
Sfuggirebbero ai controlli doganali persino alcune tipologie di stupefacenti e
numerose specie animali: ordinabili comodamente da casa su appositi siti “ad
accesso limitato”. Il mercato parallelo tuttavia più ampio e florido è
quello legato alla ricettazione, un illecito che da sempre trova un abile
alleato in Internet e che permette ad ignari acquirenti di comprare prodotti
informatici e casalinghi ad un terzo del valore reale.
Resta l'interrogativo più inquietante: la merce illegale come riesce a superare
i controlli doganali?
In molti casi i venditori nascondono la merce illegale tra quella in regola, ma
è frequente il pagamento di “mazzette” agli spedizionieri o agli impiegati
addetti ai controlli (pratica diffusa nei Paesi più poveri) o l'uso di speciali
tipologie di imballaggio in grado di “schermare” il contenuto dei pacchi e
renderlo invisibile agli strumenti di rilevazione in dotazione agli uffici
postali e doganali.
Redazione InterTraders
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