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eBay, nuova opzione contro i venditori più furbi: un flop preannunciato.
Venerdì 02 Novembre 2007
autore: Redazione InterTraders Viene dagli USA l'ultima trovata di eBay a tutela degli acquirenti. La
piattaforma americana del colosso delle aste on line sta infatti sperimentando
da alcune settimane una nuova opzione di ricerca finalizzata ad elencare gli
articoli in base al maggiore o minore costo delle spese di spedizione.
Il nuovo sistema prevede un filtraggio delle aste nell'utilizzo del motore di
ricerca di eBay, al fine di scoraggiare i venditori più furbi che, offrendo i
prodotti apparentemente a prezzi competitivi, applicano costi di spedizione
esorbitanti alle proprie aste.
Una pratica che eBay a livello internazionale ha sempre condannato, invitando
gli ebayers a segnalare aste sospette e non trasparenti.
Nell'immagine a seguire è visibile la nuova funzione presente sul portale
americano di eBay:
come si evince dal menu, selezionando le due voci “Price + Shipping:” è
possibile visionare le aste relative ad un articolo di nostro interesse in base
al costo comprensivo di spese di spedizione in ordine crescente o decrescente
(lowest first o highest first).
Un'opzione che con grande probabilità verrà introdotta anche sugli altri
portali di eBay nel mondo.
In Italia, diversamente, l'attuale motore di ricerca di eBay.it offre la
possibilità di ordinare le aste in base al maggiore o minore costo del prezzo
degli articoli ma senza considerare il valore delle spese di spedizione:
facile intuire come la piattaforma 'nostrana' di eBay a differenza di quella
americana appaia più ingannevole per quegli utenti inesperti che, certi
di poter vedere l'elenco delle aste realmente più vantaggiose, si ritrovano a
consultare inserzioni solo in apparenza più convenienti di altre. La verità
emerge infatti ad asta aggiudicata, dove le spese di spedizione si presentano
spesso esorbitanti.
Se la novità introdotta da ebay.com viene quindi salutata in maniera positiva
da molti acquirenti, alcuni venditori negli USA hanno già iniziato a raggirare
l'ostacolo dichiarando come gratuite le spese di spedizione.
In quest'ultimo caso il rincaro del prezzo finale avviene ad asta conclusa e con
le motivazioni più fantasiose: commissioni per il pagamento della merce, costi
extra legati al tipo di articolo, etc. La pratica più diffusa resta tuttavia
quella di indicare il costo della spedizione nella descrizione dell'articolo,
lasciando vuoto l'apposito campo previsto nelle aste. In questo modo le
inserzioni risultano tra le più economiche per il motore di ricerca, superando
persino quelle con costi di spedizione “nella norma”.
A prescindere da ciò, crediamo comunque che la nuova opzione oltre a
pregiudicare gli acquirenti danneggerà gli stessi venditori. Almeno coloro che
vendono on line onestamente.
Ci riferiamo in particolare proprio a ebay.it ed a quelle aste di articoli o
accessori (si pensi all'Hi-Tech) messi in asta da venditori orientali registrati
all'estero. Inserzioni che nascondono dietro un costo di spedizione irrisorio
articoli contraffatti o difettati. Fenomeno che la nuova opzione di ricerca
non può che incentivare.
Redazione InterTraders
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