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C'era una volta il Signor M.,
il Signor M. nasce in quel di Milano il 23 ottobre 1978 da due sconosciuti,
gente probabilmente onesta, che mai avrebbero immaginato quale sarebbe stato il
futuro della propria creatura e a che titolo la stessa si sarebbe fatta
conoscere nel web italiano.
No, non stiamo parlando di uno Steve Jobs,
di un genio della new economy o di un vate dell'ICT, ma di tutt'altro,
per l'esattezza di un truffatore. Uno dei truffatori più "ricercati"
del Belpaese.
Non che il Signor M. sia irreperibile, al contrario, il soggetto in questione è un individuo che le Forze dell'Ordine e le sue
vittime conoscono molto bene (e di lui sanno nome, cognome,
lavoro, residenza e persino che volto ha). Queste ultime -per numero
paragonabili ormai a un piccolo esercito- tra denunce e avvertimenti altro non
desiderano che di poter mettere le mani su di lui, tant'è che
gli han pure dedicato un forum (v. link a seguire): uno spazio in cui comunicano
e si aggiornano costantemente sugli ultimi movimenti del Signor M. e dove,
incredibile ma vero, riescono a entrare in contatto persino con
l'interessato.
Del Signor M. hanno parlato in molti in questi anni; tra servizi televisivi e
articoli giornalistici il documento sicuramente più
interessante è quello realizzato dalla trasmissione TV “Le Iene” (v. 2
video a seguire), in cui il truffatore è stato non solo stanato, ma
anche inseguito e intervistato da un giornalista di Italia 1.
Descrivere nel dettaglio il curriculum truffaldino del Signor M. è alquanto
difficile dal momento che tra biglietti di concerti, articoli Hi-Tech e altri
beni venduti e mai consegnati (dopo aver ovviamente incassato il denaro), il
nostro truffatore gode senz'altro di una pluriennale impunità unita a
una spavalderia unica verso la legge e il sistema processuale italiano.
Sta di fatto che proprio in questi giorni il Signor M. è tornato a far parlare
di sè, e lo ha fatto con un'altra delle sue truffe, spacciandosi questa volta
-sul social network Facebook- per il nipote di un noto giornalista sportivo, promuovendo un finto concorso basato
sull'invio di SMS e, dulcis in fundo, strumentalizzando la
recente tragedia del terremoto abruzzese per appropriarsi di soldi
destinati alle vittime del sisma.
Creatività, astuzia, stupidità, delirio di onnipotenza o semplice
impunità?
Come definire il modus operandi del Signor M.?
Sintomatico. Forse "sintomatico" è il termine più
appropriato.
Sintomatico della patologia di un soggetto che cerca costantemente di far
parlare di sè i media; sintomatico di una persona sostanzialmente
fragile che truffando cerca di nascondere al mondo la sua
insicurezza e scarsa autostima; sintomatico di una persona altamente egocentrica
che non ha la giusta percezione del mondo reale (nè l'avrà mai anche se viene
pestato a sangue, cosa che desiderano da tempo alcune sue vittime) e del modo di
fare di chi truffa per professione (l'arroganza e la strafottenza ne sono
elementi tipici). Ma sintomatico anche di quegli elementi oggettivi
legati ai meccanismi della Rete e delle truffe on line: in particolare
del fatto che nonostante se ne dicano tante sulla sicurezza nel web e
nell'e-commerce, nel nostro Paese, a differenza di altri, se uno vuole può
continuare a rubare soldi al prossimo tranquillamente. Sintomatico del fatto che
in un tale stato di cose solo l'autotutela sembra l'unico mezzo
per ottenere giustizia.
"
Italian style ?" si chiederebbe ironicamente qualcuno... beh, nel cao
del Signor M. sembrerebbe proprio di sì.
Redazione InterTraders
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