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Focus
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Immaginando i "K-humans" nel futuro della Pubblica Amministrazione
Venerdì 15 Giugno 2007
autore: Michele Pierluigi Massa Tempo fa leggevo su "Nova 24" (l'inserto settimanale sulle ICT de "Il Sole 24
Ore") un articolo sui "K-humans", gli assistenti virtuali nati per rendere più
facile il rapporto tra utenti e imprese. Kallideas, azienda italiana che si
occupa di "HumanLike Interaction", ossia di tecnologie per l'interazione
simil-umana, ha messo a punto "Claudia", avvenente fanciulla virtuale il cui
compito è quello di fornire informazioni agli utenti.
La vera innovazione di questa nuova "assistente" è la capacità di manifestare
emozioni in maniera contestualizzata, ossia di interpretare in modo pertinente
sia richieste testuali che vocali; in poche parole ciò significa che quando
Claudia fornisce una notizia negativa, di fronte al cattivo umore dell'utente,
mostrerà un'espressione facciale e un timbro di voce di dispiacere; viceversa,
in caso di buona nuova, il suo avatar antropomorfo gli sorriderà con gioia.
Dopo aver letto l'articolo, ho subito pensato che sarebbe stato interessante
"assumere" K-humans nelle pubbliche amministrazioni, specie quelle locali, dove
a volte il rapporto cittadino-pubblico funzionario non è dei più rosei (sarà
capitato un po' a tutti di rivolgersi ad impiegati scorbutici e indisponenti o
lunatici o che facilmente perdono la pazienza...).
Lungi dal generalizzare il mio "j'accuse" (vi sono anche funzionari
gentilissimi), giova tuttavia sottolineare che un comportamento ostile del
dipendente pubblico non incentiva affatto l'esercizio da parte dei cittadini di
quei diritti strumentali alla partecipazione all'attività amministrativa (es.
richiesta di un documento, di un modulo, o semplicemente di informazioni), senza
tralasciare il fatto che anche la disciplina pattizia del pubblico impiego
impone al dipendente una condotta tale da favorire l'instaurazione di rapporti
di fiducia e collaborazione tra l'Amministrazione e i cittadini (si veda l'art.
23 del CCNL 6/7/95 come modificato dal CCNL 2002-2005).
Non nascondo la mia curiosità nel vedere all'opera queste assistenti virtuali
(per ora sono solo donne), immaginando la compilazione di un modulo o di una
domanda sotto la supervisione di una graziosa fanciulla, che con un sorriso ci
dice che tutto procede correttamente; oppure immaginando la formulazione di una
richiesta ritenuta non risolvibile, seguita dal suo sguardo rammaricato (come a
dire: "mi spiace, la prossima volta sarai più fortunato") e magari... da una
strizzata d'occhio.
Articolo tratto dal blog: Il nuovo cittadino
Michele Pierluigi Massa
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