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Relazione annuale sulla Privacy, il Garante denuncia una vera emergenza nazionale
Venerdì 13 Luglio 2007
autore: Redazione InterTraders ROMA (Italia). "Il fenomeno della penetrabilità delle grandi banche dati da
parte di chi agisce illegalmente, senza incontrare barriere adeguate, è esploso
con modalità e dimensioni preoccupanti". Questo è quanto denuncia
l'Autorità Garante per la protezione dei dati personali nella Relazione 2006
presentata nella giornata di ieri al Parlamento.
Un resoconto alquanto allarmante sullo stato attuale della privacy in Italia ed
emblematico -a detta di Francesco Pizzetti, Presidente dell'Authority- di una
"emergenza nella protezione dati che ha assunto una dimensione pari ad altre
nostre emergenze nazionali, quali quella ambientale, quella energetica, quella
infrastrutturale, che tanto negativamente incidono anche sull’immagine del
Paese".
L'Authority evidenzia come siano difficilmente conciliabili le ragioni di chi
chiede l'aquisizione di dati per garantire maggiore sicurezza e giustizia
fiscale, con le obiezioni di chi, diversamente, si oppone a tale raccolta
consapevole del pericolo derivante dalla mancanza di protezioni adeguate in
materia. Il Garante punta il dito contro l'uso "distorto" della libertà
d'informazione, troppo spesso invocata per giustificare chi, magari estraneo al
mondo della stampa, raccoglie notizie e dati relativi alla sfera privata e
sessuale di altri individui, al fine di ricattarli o condizionarli, sotto la
minaccia di rendere pubblico quanto indebitamente acquisito. Ciò porta spesso
l'Authority di fronte a un dilemma inaccettabile: intervenire, col rischio di
apparire uno strumento di censura, o rinunciare ad agire, risultando agli occhi
del cittadino come una istituzione inutile e fragile.
Pizzetti ha quindi riferito sullo stato dei lavori in materia di privacy a
livello europeo, sulla collaborazione tra l'Authority dei singoli Stati membri
ed il Garante europeo, sul traffico di informazioni personali a livello
internazionale a partire dall'11 settembre 2001 e sulla necessità che "lo
scambio di informazioni fra apparati di polizia e fra autorità giudiziarie
avvenga nel rispetto di regole di protezione comuni, condivise da tutti gli
Stati". Il Garante sostiene in particolare la necessità di introdurre norme
capaci di garantire un maggiore rispetto dei diritti costituzionali dei
cittadini nelle relazioni internazionali, evitando al contempo che "si
sviluppi una sindrome 'bulimica' per la raccolta e l’archiviazione dei
dati" tale da trasformare l’Unione Europea in un universo di individui
controllati e spiati.
L'Authority ha quindi proseguito con l'elencazione dell'attività svolta nel
corso del 2006,
un iter caratterizzato dall'adozione di 630 provvedimenti collegiali (di cui 435
ricorsi), 13 pareri dati al Governo, 350 ispezioni e controlli compiuti, 158
violazioni amministrative contestate, 11 segnalazioni inviate all’Autorità
Giudiziaria, 2.717 segnalazioni e reclami evasi e 679 quesiti a cui il Garante
ha fornito risposta.
Gli ambiti coperti dall'attività sono stati notevoli: dalla regolamentazione
nel campo delle telefonate commerciali indesiderate alla tutela dei dati
sensibili relativi alle abitudini sessuali ed alla salute (v. il noto servizio
della trasmissione 'Le Iene' non più andato in onda, ndr); dal rapporto tra
informazione e tutela dei dati personali dei soggetti più deboli, dei cittadini
incolpevoli e dei minori (v. il caso dei bambini di Rignano Flaminio, ndr) a
quello tra gestori telefonici ed Autorità Giudiziaria in materia di
intercettazioni telefoniche; dalla stesura di linee-guida in materia di
rapporto di lavoro fino alla programmazione di vari e nuovi codici deontologici,
tra cui quello in materia di marketing.
Un quadro ampio ed al contempo indicativo dell'allarmante necessità di tutelare
la privacy in Italia.
La Relazione si è conclusa con un occhio al futuro della privacy, rimarcando la
necessità di una maggiore cooperazione con Governo, Regioni ed associazioni di
categoria e ribadendo la volontà dell'Authority di "aiutare i cittadini, le
imprese, l’economia a vivere e a crescere nella competitività e nelle
tensioni di un mondo globale, senza dover rinunciare ma anzi rafforzando i
valori dello Stato democratico".
Al seguente indirizzo è possibile scaricare il testo completo del discorso
tenuto dal Presidente dell'Authority, Francesco Pizzetti, e della Relazione
2006:
https://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1419791
Redazione InterTraders
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