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Telefonate commerciali indesiderate: lo stop del Garante della Privacy
Sabato 16 Giugno 2007
autore: Redazione InterTraders ROMA (Italia). Nella giornata di ieri l'Authority ha annunciato di aver imposto
nuove e più rigide misure ad alcuni dei principali gestori telefonici e call
center italiani.
Il comunicato ufficiale si pone in relazione a specifici provvedimenti, datati
30 maggio 2007, emessi contro Fastweb S.p.A., Tele2 Italia s.r.l., Transcom
Worldwide S.p.A., Tiscali Italia S.p.A., Winex s.r.l. e Wind Telecomunicazioni
S.p.A.
Entro il 10 settembre p.v. le suddette società dovranno cessare il continuo
trattamento illecito di dati ai danni dell'utenza, adottando misure
organizzative, tecniche e procedurali più rigide per porre un freno alle
innumerevoli ed indesiderate proposte commerciali telefoniche. Già entro il 5
luglio p.v., tuttavia, i destinatari dei provvedimenti dovranno riferire al
Garante sullo stato di adempimento di dette disposizioni con il rischio, in caso
di inosservanza, del blocco dei dati trattati per fini pubblicitari.
I provvedimenti sono stati adottati al termine di un'intensa attività di
indagine effettuata nei mesi scorsi in tutta Italia nei confronti dei principali
gestori telefonici e call center; come si legge dal sito dell'Authority:
“Le ispezioni degli uffici del Garante, in collaborazione con il Nucleo
speciale funzione pubblica e privacy della Guardia di finanza, hanno accertato
trattamenti illeciti di dati personali e comportamenti non corretti nei
confronti degli utenti, nonostante i richiami del Garante e lo specifico
provvedimento generale adottato lo scorso anno dall'Autorità proprio per
contrastare il fenomeno delle chiamate indesiderate effettuate per fini
promozionali o per vendere direttamente prodotti e servizi, il c.d.
'teleselling'”.
Le nuove misure prevedono in particolare l'obbligo di:
- interrompere l'uso indebito di numeri telefonici raccolti ed utilizzati a
scopi commerciali senza il previsto consenso da parte degli
interessati;
- regolarizzare le banche dati informando gli utenti e ottenendo da essi lo
specifico consenso all'utilizzo dei dati per scopi pubblicitari;
- informare con la massima trasparenza gli utenti anche al momento del contatto
sulla provenienza dei dati e sul loro uso;
- registrare la volontà degli utenti di non essere più disturbati;
interrompere l'utilizzo illecito di dati per attivare servizi non richiesti
(segreterie, linee internet veloci);
- effettuare controlli sui responsabili dei trattamenti svolti presso i diversi
call center.
Si spera che questo ennesimo 'pugno di ferro' dell'Authority possa servire
realmente a disincentivare il fenomeno dello spamming telefonico, considerate le forme,
le strategie e gli orari, sempre più inusuali, con cui gestori e call center ci
inducono all'acquisto di innovativi prodotti o all'attivazione di 'imperdibili'
servizi.
A seguire l'elenco dei provvedimenti emessi il 30 maggio scorso nei confronti
delle principali compagnie telefoniche e call center italiani:
- Fastweb S.p.A.
- Tele2 talia s.r.l. - Transcom Worldwide S.p.A.
- Telecom Italia S.p.A.
- Tiscali Italia S.p.A. - Winex s.r.l.
- Wind Telecomunicazioni S.p.A.
Redazione InterTraders
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